La capacità di prenderci Cura

Non importa che siate religiosi o meno, che siamo religiosi o meno.
Vi propongo qui alcune righe dell’ultima enciclica di Papa Francesco, “Fratelli tutti”, piacevolmente ricevuta in regalo per Natale, che trovo offrano spunto per una bellissima riflessione in questo inizio d’anno nuovo.
Perché sì, 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝟐𝟎𝟐𝟏 𝐚 𝐝𝐨𝐯𝐞𝐫 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨.
Abbiamo bisogno tutti di recuperare la capacità di prenderci cura, non può essere solo ed esclusivamente capacità ad appannaggio di professionisti, e lo sottolineo nonostante io con la cura lavori.
“𝐷𝑖𝑐𝑖𝑎𝑚𝑜𝑙𝑜, 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑐𝑟𝑒𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑖 𝑚𝑎 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑛𝑎𝑙𝑓𝑎𝑏𝑒𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑐𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑔𝑛𝑎𝑟𝑒, 𝑛𝑒𝑙 𝑐𝑢𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑒 𝑠𝑜𝑠𝑡𝑒𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑓𝑟𝑎𝑔𝑖𝑙𝑖 𝑒 𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑑𝑒𝑏𝑜𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑒 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑒𝑡𝑎̀ 𝑠𝑣𝑖𝑙𝑢𝑝𝑝𝑎𝑡𝑒. 𝑆𝑎𝑝𝑝𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑛𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑙𝑢𝑛𝑎, 𝑚𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑎𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑙𝑖𝑛𝑔𝑢𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑠𝑖 𝑐𝑢𝑟𝑎 𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖. 𝑆𝑎𝑝𝑝𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑓𝑎𝑟𝑙𝑜 𝑖𝑛 𝑐𝑒𝑟𝑐ℎ𝑖𝑒 𝑟𝑖𝑠𝑡𝑟𝑒𝑡𝑡𝑒 𝑓𝑜𝑟𝑠𝑒, 𝑚𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑢𝑛’𝑎𝑡𝑡𝑖𝑡𝑢𝑑𝑖𝑛𝑒 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙𝑒. 𝐸𝑝𝑝𝑢𝑟𝑒, 𝑖𝑙 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜 𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑢𝑟𝑎 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑢𝑒 𝑑𝑖𝑚𝑒𝑛𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑚𝑎𝑛𝑜.
[…] 𝑃𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑐𝑢𝑜𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑚𝑝𝑎𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑒 𝑎 𝑠𝑐𝑟𝑖𝑣𝑒𝑟𝑒, 𝑐𝑜𝑠𝑖̀ 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑚𝑝𝑎𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑙’𝑎𝑙𝑓𝑎𝑏𝑒𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑜𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑒𝑠𝑒𝑟𝑐𝑖𝑡𝑎𝑟𝑐𝑖, 𝑒 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑎 𝑖𝑚𝑝𝑎𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑓𝑖𝑛 𝑑𝑎 𝑝𝑖𝑐𝑐𝑜𝑙𝑖. 𝑃𝑒𝑟 𝑓𝑎𝑟𝑙𝑜 𝑑𝑜𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑟𝑖𝑠𝑐𝑜𝑝𝑟𝑖𝑟𝑐𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑒𝑐𝑒𝑠𝑠𝑖𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑒𝑠𝑝𝑒𝑟𝑖𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑝𝑒𝑟 “𝑟𝑒𝑠𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑚𝑎𝑛𝑖”, 𝑐𝑢𝑟𝑎𝑛𝑑𝑜𝑚𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜 𝑐𝑢𝑟𝑜 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎, 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑐𝑎𝑝𝑎𝑐𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑟𝑚𝑖 𝑖𝑛 𝑟𝑒𝑐𝑖𝑝𝑟𝑜𝑐𝑖𝑡𝑎̀, 𝑐𝑖𝑜𝑒̀ 𝑑𝑖 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑟𝑚𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑢𝑚𝑎𝑛𝑜”.